Caro Marco, ti invio una nuova cosa per Filobus, niente di che,
s’intende, ma racconta in qualche modo la relazione che intercorse tra
Giampiero Neri e suo fratello Giuseppe Pontiggia. Ti allego
anche la foto della penna in questione.
Ciao, un abbraccio da Tenerife.
A Giampiero
Ti scrivo con la penna
di radica e d’argento
data per persa e oggi
ritrovata in una tasca
della valigia da viaggio.
Con lei tra le dita
sono tornato a casa tua e
al giorno che me la regalasti
in fretta, senza cerimonie,
quasi per liberarti da un peso.
“È una Savinelli, una penna pregiata
che era del Beppe ma io
preferisco le classiche Bic.”
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