Anche quelli più immersi nelle amarezze, con visioni cupe per il futuro, qualcosa trovano, se non altro un residuo di speranza, una briciola. Ma c’è anche chi non riesce a proteggere dentro di sé questo fuoco minimo. E pensa che la strada che si deve percorrere sia assurda, perché a senso unico eppure priva di senso, e che non abbia inversioni né deviazioni: nella società e – nel nostro ristretto campo – nel rapporto con la natura e la letteratura.
Qualcuno vorrebbe fermarsi e valutare meglio, ma non può. Spingono, da dietro. Non si fermi a pensare, accidenti, dicono senza parlare. Non intralci il traffico (delle merci). Questo è il migliore dei mondi possibili eccetera eccetera. Sempre la solita solfa.
Che menagramo …
Davvero pensate che ad una società corrotta fino al midollo, sommamente ipocrita, bugiarda, disonesta, corrisponda una letteratura onesta, seria, intelligente, attenta a preservare i valori e inventarne di nuovi, indignata verso le mistificazioni culturali, eccetera eccetera?
Ma allora credete che gli asini volano!
(in effetti – non si sa come ma si può facilmente immaginare perché – oggi gli asini volano, e soprattutto nessuno si stupisce più).