1° novembre 2022.
Da diverse ore era calata la notte in quel lembo di bosco che confina con la riva del Metauro. L’istrice stava esplorando il suolo, proprio alla base dell’albero dove avevo fissato la fototrappola.
Giunse il compagno. Entrambi intenti ad annusare il terreno coperto da uno strato di foglie – nelle riprese della mia fototrappola gli istrici sono quasi sempre in coppia. Sì, capita che quando uno si permette di affondare il muso nel terreno troppo vicino a quello dell’altro venga allontanato dal compagno con un colpo di reni, ma in quale coppia non capita qualche attrito?
Tutti e due a testa bassa, non colsero un particolare che l’obiettivo della mia fototrappola in visione notturna stava riprendendo: la presenza di due piccoli cerchi di luce in lontananza, tra il nero del bosco.
Erano i riflessi degli occhi di un mammifero di una certa taglia. Quegli occhi che brillavano nell’oscurità erano puntati sui due istrici. Chi era quell’animale selvaggio che li stava guardando? Uno dei pochi predatori che osano sfidare i loro aculei? un lupo?
La durata programmata dei video è di dieci secondi. In quello successivo si vedono i due istrici procedere oscillanti e con gli aculei sollevati in fila indiana lungo il sentiero. Continuavano a tenere il capo abbassato per annusare il terreno.
La scena è inquietante, i due istrici, inconsapevolmente, si stavano dirigendo verso quegli occhi, visibili agli infrarossi, ma non a loro.
Non c’è un seguito, i movimenti erano ormai troppo lontani per i sensori della fototrappola.
Il dubbio se quel sentiero sia stato teatro di una scena cruenta sembra venir fugato dalle riprese dei giorni successivi; mostrano una volpe che 3 o 4 volte al dì passa lungo quel tratto di sentiero, sia con la luce del giorno che con l’oscurità. In un video la si vede fermarsi all’altezza degli alberi dove c’erano quegli occhi “ardenti” puntati sui due istrici. La volpe si gira, nel momento che volge lo sguardo verso la fototrappola gli infrarossi riprendono il riflesso: sì, quei cerchi di luce erano i suoi occhi.
Quel giorno la volpe stava semplicemente aspettando che i due istrici se ne andassero per potere a sua volta percorrere quel tratto di sentiero.
Mentre l’uomo può essere attratto dalla confusione delle vie cittadine, la volpe le sue strade le vuole sgombere, le vuole percorrere in solitudine.
Didascalie immagini:
1 e 2 – Coppia di istrici, F.Metauro (Fano), 1° novembre 2022
3 – Volpe, F.Metauro (Fano), 3 novembre 2022
4 – Volpe, F.Metauro (Fano), 2 novembre 2022