Il platano
davanti a casa mia

se ne frega di Trump
non lo vede proprio

se lo vede
un attimo lo guarda

e poi distoglie lo sguardo
pensa ad altro

perché sente altro
da là dove

neanche riesco a immaginare
neanche riesci a immaginare

Ma possiamo sentirlo
lui ha già visto, credo

al di là della barriera
dello spazio tempo

al di là della barriera
della mente che funziona incessante

Ah, nostre povere menti
- pectora caeca -
incapaci di vedere!

A volte sì, a volte no
ma se stabilissimo un’alleanza

una volta per tutte
con loro

uscendo di casa, pieni e piene
di rispetto

che poi credo significhi in prima istanza
consapevolezza di sé

del farsi e disfarsi
del nostro pensiero

dell’altra faccia
- the dark side -

il nostro essere corpo
il corpo mente

mio e del platano
- che poi siamo la stessa cosa...

In fondo in fondo
se ne frega

di Trump e dei suprematisti
bianchi e neri rossi gialli

ora che è
tempo di germogliare.

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