ADESSO CHE È TARDA MATTINA

Ogni mattina per me inizia un viaggio
che parte dall’inferno

e arriva al paradiso
magari i cieli più bassi

se basso ci può essere
in paradiso

o forse meglio
in purgatorio

sulla spiaggia
che non era poi male per niente

era il cielo color zaffiro
purezza e speranza

speranza cristallina
fragile ma mica tanto poi!

Come quella coltivata assiduamente
con grande premura

da Kukai, il signore delle galassie
il signore del vuoto

e anche delle montagne
allora non c’erano i menagrami

di oggi
disfacitori di speranze

facitori di versi, infarcitori ...
La speranza mi brilla cristallina

adesso che è tarda
mattina

e comunque questa fase coincide
quando mi rendo conto

che tutto dipende da me
sono io quello che filtra il mondo

(mondo alla latina = universo)
che incasella inscatola cataloga

... e poi mi piacerebbe
fare il vagabondo

in primavera
col mio
maestro povero in canna.



NONNE VIDERE

Il platano
davanti a casa mia

se ne frega di Trump
non lo vede proprio

se lo vede
un attimo lo guarda

e poi distoglie lo sguardo
pensa ad altro

perché sente altro
da là dove

neanche riesco a immaginare
neanche riesci a immaginare

Ma possiamo sentirlo
lui ha già visto, credo

al di là della barriera
dello spazio tempo

al di là della barriera
della mente che funziona incessante

Ah, nostre povere menti
- pectora caeca -
incapaci di vedere!

A volte sì, a volte no
ma se stabilissimo un’alleanza

una volta per tutte
con loro

uscendo di casa, pieni e piene
di rispetto

che poi credo significhi in prima istanza
consapevolezza di sé

del farsi e disfarsi
del nostro pensiero

dell’altra faccia
- the dark side -

il nostro essere corpo
il corpo mente

mio e del platano
- che poi siamo la stessa cosa...

In fondo in fondo
se ne frega

di Trump e dei suprematisti
bianchi e neri rossi gialli

ora che è
tempo di germogliare.

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