Il cambiamento climatico è un fatto accertato e siamo già nella fase dell’emergenza; ce ne accorgiamo quotidianamente leggendo segnali sempre più preoccupanti: siccità, aumento delle temperature nell’atmosfera e nei mari, scioglimento dei ghiacci, riduzione dei livelli delle portate dei fiumi, bombe d’acqua, allagamenti.
Come reagiscono gli amministratori locali a questa estremizzazione dei fenomeni atmosferici?
5 dicembre 2022. Milano: “Stiamo subendo le conseguenze del cambiamento climatico con il susseguirsi di dissesti idrogeologici sempre più devastanti – ha rimarcato il Presidente della Regione del Picchio intervenendo al Festival delle Regioni –, Il contrasto di questi fenomeni deve rappresentare una priorità non solo per le Regioni ma per tutto il governo nazionale.”
7 aprile 2023 il presidente della Regione del Picchio commenta l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Decreto Siccità: «Arrivano dal Governo segnali importanti per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.»
Autunno 2023. La Regione del Picchio porta avanti il progetto per il completamento dell’impianto di innevamento artificiale per piste da sci a soli 1400 metri di quota, confermando la costruzione di un invaso. Si creerà neve artificialmente consumando energia ed incrementando l’effetto serra. I cittadini (potenziali elettori) potranno divertirsi sulla neve in un’area che non ha più le condizioni climatiche adatte all’attività sciistica.
Passiamo alla parte politica opposta.
31 maggio 2023. Il primo cittadino della seconda città della Regione del Picchio dichiara: “Il cambiamento climatico è molto più veloce di quello che noi avevamo immaginato. Ci vuole radicalità nelle scelte”.
Natale 2023. L’amministrazione comunale della seconda città della Regione del Picchio approva una pista di pattinaggio su ghiaccio per il periodo natalizio, fa la stessa cosa pure la terza città della regione. Le due città non si trovano sull’arco alpino dove i laghi ghiacciano naturalmente ma in riva al mare. Pattinare su ghiaccio al livello del mare e in inverni miti richiede un notevole dispendio di energia. Anche in questo caso, è stata fatta una scelta energivora in nome del divertimento (nella speranza che porti consensi elettorali).
Nel 2022 l’amministrazione comunale, sull’onda della temuta crisi delle forniture energetiche legata alla guerra in Ucraina, aveva ridotto all’osso le luminarie natalizie. Ma questa scelta di sobrietà aveva prodotto le critiche di cittadini (apparse sui giornali). Ecco dunque che nel 2023 l’amministrazione è tornata a far girare a pieno regime il contatore elettrico.
Certamente sciare a bassa quota e pattinare su ghiaccio al livello del mare (alle nostre latitudini) è solo una goccia in un mare di comportamenti sbagliati che favoriscono il cambiamento climatico. Nuove molecole di anidride carbonica che si vanno ad aggiungere a quelle che il mondo occidentale ha riversato nell’atmosfera dalla rivoluzione industriale in poi e a quelle emesse più recentemente (ma in modo vorticoso) da Cina, India e dagli altri paesi in piena espansione economica.
Senza un’autorità mondiale che li governa, i comportamenti nazionali, locali ed individuali non riescono a contrastare questa crisi ambientale planetaria, che non è solo climatica – basti pensare alla perdita della fertilità dei suoli agricoli, alla dispersione dei rifiuti, alla perdità di biodiversità, ecc.
Tra il “bla, bla, bla” e le scelte che vanno nella direzione opposta, senza deprimersi, allegramente, l’umanità corre verso il baratro.
Didascalia foto:
Il Monte Acuto, dove è previsto l’innevamento artificiale.