16 marzo 2023
Aria fresca, frizzantina. Le temperature si sono abbassate bruscamente rispetto a qualche giorno fa. Le sommità dei monti Catria e Acuto sono di nuovo ammantate di neve.
Cammino lungo la spiaggia (deserta) a sud della foce del Metauro. Il volo di una rondine – la prima avvistata quest’anno – che risale la linea di costa non è l’unica presenza migratrice; quando supero la ex casa colonica (affacciata sul mare a causa dell’erosione marina), noto 11 grosse anatre posate in acqua.
Piumaggio chiaro, capo scuro in cui la sfumatura verde si coglie appena, fascia color ruggine che attraversa il petto, becco concavo, rosso: è l’inconfondibile livrea della Volpoca. Un esemplare mostra del bianco nella faccia: è un giovane, nato nella precedente stagione riproduttiva.
Le volpoche non amano avventurarsi nell’entroterra, preferiscono mantenersi lungo la costa. Questo stormo deve avere lasciato la zona di svernamento e si sta spostando verse le aree di nidificazione – le coste del Mare del Nord e del Baltico? o uno dei pochi habitat dell’Alto Adriatico dove la specie nidifica?
Le 11 anatre stanno a ridosso della scogliera foranea, al riparo dal vento proveniente dal mare, cullate dal rumore della risacca. A volte, l’infrangersi delle onde fa alzare colonne di schiuma.
Diversa la postura, alcune tengono il capo sollevato, altre hanno il becco appoggiato sul petto, ma sono tutte quante vigili. Lo stormo non è in balia della corrente, le volpoche si spostano attivamente mantenendosi vicine.
Quando lo stormo supera l’estremità della scogliera resta un pò di fronte al mare aperto, all’orizzonte increspato; le volpoche sono attratte dalle acque marine ma ora, stanche del viaggio che hanno intrapreso, non vogliono avere a che fare con la forza del moto ondoso; ordinatamente, tornano a ripararsi dietro alla scogliera.
Didascalie foto:
1 – Spiaggia di Metaurilia (Fano)
Da 2 a 6 – Volpoche, spiaggia di Metaurilia, 16 marzo 2023
