26 dicembre 2022

Nell’ora centrale della giornata la temperatura è mite (15° C). Percorro il sentiero rettilineo del Campo d’aviazione di Fano lungo la recinzione che separa l’area aeroportuale (con pista erbosa) da quella destinata a divenire parco urbano. 

Cammino tenendo gli occhi puntati sull’incolto erboso. Cinque giorni fa (solstizio d’inverno) avevo avvistato esemplari della farfalla Colias crocea volare sull’erba intrisa di guazza. 

In quello che agli altri (scarsi) frequentatori appare un normale prato in versione invernale, il mio sguardo intercetta qualcosa di strano, che non dovrebbe esserci: rivedo individui di Colias crocea sorvolare la copertura erbacea. Di tanto in tanto si fermano sui pochi fiori ancora presenti.

30 e 31 dicembre 2022

Ancora temperature miti (nelle ore centrali del 30 dicembre si sono raggiunti i 16 °C). In questi due ultimi giorni del 2022 incontro farfalle sia nel campo d’aviazione che in zone limitrofe; non solo Colias crocea (Limoncella) ma pure altre specie: Pieris brassicae (Cavolaia maggiore), Pieris rapae (Cavolaia minore), Pieris mannii, Lasiommata megera (Megera) e Vanessa atalanta.

5 gennaio 2023

Raggiungo l’estremità nord-est del campo d’aviazione percorrendo un breve tratto della ferrovia dismessa metaurense. Un esemplare di Colias crocea svolazza davanti ai miei piedi. Torna a posarsi tra le erbe che crescono sul sedime ferroviario. Tiene le ali aperte, quando con le mani la sfioro non si leva in volo ma si limita a chiudere le ali. I raggi solari si sono appena liberati dalla copertura nuvolosa e la temperatura non si può ancora definire mite, è per questo che è poco reattiva; ha compiuto il breve svolazzo solo per non finire calpestata.

Poco più tardi – la temperatura è intorno a 12°C – incontro, questa volta in volo, un esemplare di Vanessa atalanta ed uno di Lasiommata megera.

8 gennaio 2023

A metà mattinata (11°C) un esemplare in volo di Colias crocea sull’incolto erboso del Campo d’aviazione.

Controllo su “Farfalle d’Italia” (*) i periodi di volo delle specie incontrate da adulte in questi giorni a cavallo del capodanno: Colias crocea: da aprile ad ottobre, Pieris brassicae: da aprile ad ottobre, Pieris rapae: da marzo ad ottobre, Pieris mannii: da aprile a settembre, Lasiommata megera: da aprile a novembre, Vanessa atalanta: da giugno ad ottobre.

A parte la Vanessa atalanta che mostra una maggiore resistenza al freddo ed è capace di svernare come adulto –  mi era già capitato d’incontrare questa specie nelle giornate miti invernali -, le altre farfalle alle nostre latitudini svernano come uovo, bruco o crisalide. La loro presenza in inverno è decisamente anomala alle nostre latitudini. 

Non so se si tratta di farfalle sfarfallate in autunno e rimaste in vita grazie al mancato rigore invernale (le temperature non sono mai scese sotto lo zero) o se sono sfarfallate da poco; le temperature particolarmente miti di questi giorni potrebbero avere fatto anticipare la loro uscita dalle crisalidi ed ora vagano, forse “stupite” di non avere trovato al loro risveglio la primavera. 

Bibliografia

(*)

Villa R, Pellecchia M. Persce G.B., Farfalle d’Italia, Editrice Compositori, Bologna, 2009

Didascalie foto:

1 – Pieris brassicae (Cavolaia maggiore), 30 dicembre 2022, Fano

2 – Pieris mannii, 31 dicembre 2022, Fano

3 – Lasiommata megera (Megera), 31 dicembre 2022, Fano

4 – Colias crocea, 5 gennaio 2023, Fano

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