15 dicembre 2019
L’Ente Carnevalesca di Fano ha deciso che il tema del Carnevale del 2020 sarà la sostenibilità ambientale ed ha chiesto la collaborazione delle associazioni. Al di là del rappresentare le problematiche ambientali attraverso i carri allegorici, a me appare difficile riuscire a conciliare lo spirito carnevalesco con la tutela dell’ambiente, ma Cristian, un giovane socio, ha proposto alla mia associazione di realizzare per l’occasione una mostra particolare dal titolo (provvisorio) “Le bellezze del mare”: ad essere esposti saranno i rifiuti rinvenuti sulla spiaggia – lui è anche un attivista di “PuliAMO Fano”, un gruppo di volonterosi che settimanalmente si dedica alla raccolta di rifiuti abbandonati negli ambienti naturali. Per sorprendere i visitatori della mostra, propone di considerare i rifiuti esposti come se si trattasse di organismi marini, accanto ad ognuno di essi un’etichetta ne illustrerà le caratteristiche biologiche, la durata di vita e persino i predatori; mi ha fatto l’esempio del sacchetto di plastica “minacciato” dal suo predatore: la Tartaruga marina.
Oggi sulla riva marina c’è abbondante materiale spiaggiato, frutto delle ultime mareggiate. Tra la “ligâra” (*), come sempre, ci sono numerosi oggetti non biodegradabili; decido di osservare questi rifiuti spiaggiati nell’ottica della mostra, immaginando le caratteristiche ecologiche che li potrebbero caratterizzare.
Accendini di plastica
Ce ne sono diversi, di differenti colori. Sono organismi omeotermi (a sangue caldo) che vivono da 100 a 1000 anni. I loro ambienti preferiti sono le distese di campi di tabacco. Vivono isolati ma tendono ad assumere comportamenti gregari durante i concerti; in occasione di particolari canzoni si accendono ed oscillano al buio tutti insieme.
Cartucce da caccia
Questi organismi non nascono in mare ma vi giungono dopo un lungo viaggio iniziato in un terreno e proseguito lungo un corso d’acqua. Grazie ai cacciatori che le lasciano a terra (non rispettando la legge), la loro vita viene considerevolmente allungata.
Lampadina ad incandescenza e lampadina a basso consumo
Organismi bioluminescenti, il primo caratterizzato dagli elevati valori di tungsteno che si concentrano nel suo corpo, il secondo è più in alto nella scala evolutiva, mentre nei proprietari che le hanno abbandonate nell’ambiente naturale una volta cessata la bioluminescenza non si registrano variazioni evolutive.
Stampino a forma di Tartaruga
Frequenta la spiaggia sabbiosa come la Tartaruga marina Caretta caretta, ma mentre quest’ultima ci resta una sola notte – giusto il tempo di deporre le uova -, questo ci rimane per centinaia di anni.
Infradito
Questo organismo tende a formare saldi legami di coppia per tutta la stagione estiva. Se un individuo perde i contatti con il partner entra in una profonda crisi esistenziale e per decine di anni continuerà a domandarsi: “da solo cosa ci sto a fare?”.
Bicchieri di plastica per granite e confezioni di plastica per ghiaccioli
Questi due tipi di organismi compaiono sulla spiaggia nei mesi estivi. L’effetto di sollievo dall’afa del loro contenuto dura pochi istanti mentre loro continueranno ad essere presenti per un periodo che va da 100 a 1000 anni.
“Calze” per l’allevamento di cozze
C’è una notevole variabilità nelle colorazioni. Questi organismi cambiano pelle man mano che cresce il loro contenuto. Mentre le cozze una volta raggiunta una dimensione adeguata migrano verso riva (raggiungendo spaghetti allo scoglio e zuppe di pesce), le “calze” vengono abbandonate in mare dagli allevatori di mitili.
Tappi di bottiglia di spumante
Questi organismi rimangono fermi per lungo tempo, anche se il termine “fermo” poco si addice al contenuto della bottiglia. In tutta la loro esistenza compiono un unico e rapido movimento (un balzo di diversi metri); i cori di auguri che accompagnano quel balzo durano un istante mentre la loro vita prosegue per secoli.
Retina per le vongole
La scritta che compare sulla retina “Consorzio Coop. Pescatori del Polesine Scardovari (RO)” rivela che si tratta di un organismo pelagico che si muove passivamente lungo l’Adriatico sfruttando il gioco delle correnti.
Cassetta per il pesce
La scritta in spagnolo “…a de pescadors” sembrerebbe dimostrare che questo organismo pelagico ha un’areale di distribuzione ben più ampio del precedente, estendendosi all’intero Mediterraneo.
Innaffiatoio per bambini
I disegni presenti sui suoi fianchi (un ippocampo, uno squalo, altri pesci e un delfino) rivelano che l’ambiente di vita di questo organismo è la riva del mare. Insieme alla paletta (altro organismo rinvenuto) costruisce particolari formazioni arenacee denominate “castelli di sabbia”. Mentre queste formazioni sono effimere – per distruggerle basta l’arrivo dell’alta marea, di un frangente o di un piede malevolo –, questo organismo vivrà per secoli.
Lattine e bombolette di alluminio
Le lattine e le bombolette disperse nell’ambiente hanno una durata di vita che va da 10 a 100 anni. Se raccolto in maniera differenziata invece l’alluminio ha un ciclo di vita che pochi altri metalli possono eguagliare (può essere riciclato all’infinito), consumando tra l’altro soltanto una minima frazione dell’energia impiegata per la produzione primaria (partendo dalla bauxite). Cerco di conoscere il pensiero del consumatore che ha acquistato (e poi gettato) una bomboletta spray di una nota marca di profumo per la casa, attraverso la lettura dell’etichetta: “… puoi ricreare l’atmosfera dei luoghi a te più graditi e rivivere nella tua casa i momenti sereni ed indimenticabili di vita vissuta all’aria aperta”; deve essere uno che alla natura ci tiene proprio!
Nota
(*) Ligâra” = termine dialettale fanese che indica il materiale detritico organico gettato sulla spiaggia dal moto ondoso