Il forte odore di vernici provenienti dal vicino cantiere navale non è l’unico aspetto ambientale negativo: l’acquitrino è una distesa di fango secco e anche la situazione idrica dello stagno è molto grave. Sono spariti folaghe, germani reali, gallinelle d’acqua e tuffetti. La principale zona umida della piccola oasi faunistica lungo la riva del Metauro non offre più, come gli scorsi anni, un adeguato riparo per l’avifauna acquatica. 

Nella superficie d’acqua agonizzante ci sono comunque 13 alzavole – gli scorsi anni per tutto l’autunno-inverno se ne contavano diverse decine, insieme ad esemplari di tante altre specie di uccelli acquatici. 

Stanno posate sulle rive fangose o si portano in acqua; intorno si sentono gli spari. 

Nell’assemblea di Federcaccia tenutasi a Fano lo scorso 30 agosto, di fronte al presidente regionale e a due assessori, il calendario venatorio delle Marche è stato definito “Il più bel calendario venatorio d’Italia”, ricco di pre-aperture e che consente la caccia a specie in deroga.

Ecco, ora che gli effetti dei cambiamenti climatici hanno ridotto questa zona umida a ben poca cosa, gli uccelli acquatici non troveranno più un luogo in cui nascondersi dal “più bel calendario venatorio d’Italia”.

L’arrivo di un piumaggio bianco interrompe la tristezza della visione di quel piccolo drappello di anatre assediate nella modesta raccolta d’acqua.

È un’avocetta ad essere giunta in volo. Si posa un attimo sulla riva vicino alle anatre, poi raggiunge le acque per alimentarsi col suo lungo becco ricurvo – è l’unico uccello europeo che ha il becco incurvato all’insù. 

Le fasce nere che attraversano il suo piumaggio candido gli conferiscono eleganza, eleganza che mi distoglie dallo sconforto della situazione ambientale attuale.

Le sue lunghe zampe bluastre, più alte del livello dell’acqua residuo, gli consentono di attraversare lo stagno camminando. 

Erano anni che non vedevo un esemplare di questa specie. Forse è stata proprio la distesa di fondale fangoso emerso ad averla attirata.

Poi l’avocetta si porta fuori dell’acqua, si pulisce il piumaggio e riprende il suo viaggio. Intorno allo stagno proseguono gli spari.

Didascalie foto>:

1 – Alzavole nello stagno agonizzante

da 2 a 6 – Avocetta, 15 settembre 2024

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