2 ottobre 2022
Nella tarda mattinata, approfittando della giornata soleggiata e mite dopo giorni piovosi, percorro il sentiero lungo il Campo d’aviazione di Fano.
Davanti a me, c’è una coppia a passeggio col cane. Ad un certo momento, li vedo agitarsi, scacciare qualcosa con le mani. Capisco di che cosa si tratta quando raggiungo quel punto. C’è un nugolo di formiche alate che volano in maniera vorticosa. Il nugolo staziona a 1,5-2 metri dal suolo (a volte si allunga verso l’alto) cambiando forma e densità ma restando nello stesso tratto di sentiero.
Finito dentro lo sciame, scatto delle foto, molte formiche con le ali si posano suo viso e sull’obiettivo.
Noto che a terra c’è una discontinuità nella cotica erbosa: è un formicaio in cui si muovono formiche non alate.
M’imbatto in sciamature di formiche volanti in diversi altri punti del campo d’aviazione.
Pochi giorni fa in un’area verde del vicino quartiere Vallato avevo scorto un formicaio dove brulicavano (quella volta a terra) centinaia formiche con le ali.
Sul web trovo che in questi giorni lo stesso fenomeno si è verificato in altre zone della penisola.
“Ostia, il mistero delle formiche alate: migliaia di esemplari ammassati sulla spiaggia. Sono comparse dopo la mareggiata e il forte vento di tramontana degli ultimi giorni”
(di Salvatore Giuffrida, 27 settembre 2022, La Repubblica).
“Roma “invasa” dalle formiche volanti, ecco cosa sta succedendo(30 settembre 2022, Redazione Meteo.it). L’articolo riporta anche la spiegazione del fenomeno: “Dopo le piogge abbondanti, le regine delle colonie producono generazioni alate sessualmente fertili che sono destinate ad allontanarsi per generare, a loro volta, nuove colonie. Questo fenomeno si chiama sciamatura e avviene di solito tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, in periodi ricchi di piogge, esattamente come quello di questi giorni. La pioggia, infatti, rende il terreno più umido e morbido, facile da scavare e adatto ad agevolare l’emergere dai cunicoli sotterranei delle formiche. Dopo la proliferazione, le femmine perdono le ali e tornano a terra proseguendo le loro vite da normali formiche attere; non vale lo stesso invece per i maschi, che dopo essersi riprodotti sono destinati a morire”.
“San Michele, il ’rito’ delle formiche volanti” (di Valentino Benacci, La Nazione, 22 settembre 2022). L’articolo descrive la singolare invasione degli insetti in chiesa ad Arzelato (Comune di Pontremoli, Provincia di Massa Carrara), fenomeno che si ripete annualmente da secoli.
Anche al Campo d’aviazione di Fano il fenomeno si ripete annualmente. Nel mio diario naturalistico ritrovo le date in cui ho osservato il fenomeno (21 settembre 2014, 3 ottobre 2015, 15 ottobre 2016, 23 settembre 2019), sempre tra fine settembre e metà ottobre e sempre in concomitanza con giornate soleggiate dopo giorni di pioggia.
Didascalie foto:
da 1 a 4 – Sciamatura di formiche volanti, Campo d’aviazione di Fano, 2 ottobre 2022