17 febbraio 2022

In lontananza, ferma sul mare azzurro, la chiatta carica di scogli. È pronta a rifornire il motopontone che, sotto costa, sta realizzando le nuove scogliere di Metaurilia. 

Anche uno yacht sta approfittando del mare calmo. Corre sull’acqua alzando un’alta scia di schiuma e cambiando spesso direzione; deve trattarsi del collaudo del nuovo giocattolo di un milionario.

Ben presto mi disinteresso di quei mezzi navali, dall’orizzonte il mio sguardo passa alla battigia, dove individuo tre fratini. Due, un maschio ed una femmina, si tengono a contatto; se uno si allontana troppo, l’altro, correndo, si affretta a raggiungerlo. Anche quando decidono di levarsi in volo, lo fanno insieme; sembrano essere già una coppia, anche se manca più di un mese dall’inizio della prossima stagione riproduttiva.

Ma ad attirare la mia attenzione è il terzo fratino, a diverse centinaia di metri dagli altri due. E’ un maschio, nelle sue zampe ci sono vistosi anelli gialli provvisti di sigla; la scorsa estate quel genere di anelli è stato messo anche alle zampe di molti dei fratini che hanno nidificato nella spiaggia di Torrette (di Fano), in cui mi trovo ora. 

Più tardi, a casa, controllo al computer le foto al fratino provvisto di anelli colorati; molte non permettono di leggerne la sigla, ma grazie agli ultimi scatti, fatti da vicino, riesco ad individuarla: BHA. 

BHA, credo di essermi già imbattuto in questa sigla. Controllo le pagine del mio diario naturalistico della scorsa stagione riproduttiva. 

Sì, questo tratto di spiaggia ha già conosciuto le impronte delle tue zampe. Eri stato inanellato la scorsa primavera a Torrette, nel tratto di spiaggia antistante ad un condominio. Eri il maschio del nido che ho denominato n.5 – nel 2021 a Torrette sono stati rinvenuti 10 nidi di Fratino, anche se poi non tutti hanno avuto esito positivo.

Seguivo voi due genitori alternarvi nella cova ancor prima che tu venissi inanellato, fin dall’11 maggio quando la tua femmina depose il primo uovo. Tre giorni dopo, il 14 maggio, le uova erano tre: la deposizione era completata.

Il 19 maggio ho visto le tre uova scoperte mentre un cane era stato lasciato dal padrone libero di scorrazzare nella spiaggia proprio in prossimità del nido. Tu eri fermo a poche decine di metri, impotente, potevi solo sperare che il quattro zampe non si accorgesse della tua covata. Notai che “portavi” gli anelli colorati. Claudio e Francesca, ornitologi dell’ARCA di Senigallia, te li avevano messi proprio quella mattina, come scoprii successivamente quando potei consultare i dati di inanellamento.

Non erano invece riusciti a catturare la tua compagna; pertanto, eri tu il più vistoso della coppia, con quel giallo che ti ornava le zampe. 

Quando avevate scelto il luogo dove deporre le uova, erano chiuse tutte le finestre del condominio prospiciente l’arenile, a pochi metri dal vostro nido; ma nel periodo di cova avete visto, via via, il condominio popolarsi dei suoi abitanti stagionali.

Certo vi è andata meglio della coppia n. 6 che si è trovata gli ombrelloni intorno al nido e che, come è accaduto anche ad altre coppie di fratini, lo ha infine abbandonato. 

Durante le mie visite di controllo, ti ho visto impegnato nella cova oppure ti incontravo sulla battigia, probabilmente affamato, dopo che la tua compagna ti aveva dato il cambio.

Il 15 giugno, anziché il solito genitore in cova, avevo visto te e la tua compagnia fuori del quadrato delimitato con pali e corda da noi naturalisti che seguiamo le nidificazioni della vostra specie. Dalla sommità di quell’accenno di duna stavate controllando i vostri due (irrequieti) pulcini. Soltanto due delle tre uova si erano schiuse, il terzo uovo (non fecondato) giaceva solitario nella piccola buca dove per più di un mese te e la tua compagnia vi siete alternati nella cova.

Ero tornato nell’area di nidificazione pochi giorni dopo la schiusa, il 20 giugno, era la domenica  precedente l’inizio ufficiale dell’estate ma la spiaggia era già stata presa d’assalto dai bagnanti. Non c’era traccia di te e della tua famiglia. 

La confusione di quel week end vi aveva indotto a spostarvi ad alcune centinaia di metri più a nord, in una zona più tranquilla. Lo scoprii alcuni giorni dopo, il 26 giugno, quando ti avvistai in compagnia di un pulcino (l’unico sopravvissuto della nidiata). Era da poco passato il mezzo che aveva ripulito la battigia dal materiale spiaggiato – rifiuti da eliminare per gli umani, preziosa fonte di cibo per voi. Su quella sabbia appena “fresata” stavi insegnando al tuo piccolo a sopravvivere, a stare lontano dalla calca dei bagnanti, dalla selva di gambe nude che affollano la battigia nelle ore centrali. 

Diverse altre volte il mio diario riporta che ti ho avvistato insieme al piccolo in questo tratto di spiaggia (che poi è lo stesso in cui ti ho ritrovato oggi): il 30 giugno, il 5 luglio, l’11 luglio e il 17 luglio. 

Visita dopo visita, ho visto il tuo piccolo crescere e sempre meno bisognoso del tuo controllo. L’ultima volta (il 17 luglio) il tuo piccolo si alimentava sulla battigia coperta di schiuma (che si addensava pure sulle sue zampe), tu lo controllavi da diversi metri di distanza. Di solito la presenza di voi fratini sfugge allo sguardo distratto dei bagnanti, invece quel giorno foste notati da un gruppo a passeggio che si mise a seguirvi, tu e il tuo piccolo non gradiste quel pedinamento, lo consideraste un vero e proprio stalking e scappaste verso l’interno della spiaggia dileguandovi nella distesa di sabbia. 

Il tuo giovane non lo si poteva più definire un pulcino, aveva raggiunto le tue dimensioni.

Il 2 agosto ti ritrovai nel “solito” tratto di spiaggia senza di lui: avendo acquisito la piena autonomia, si era involato. Avevi portato a termine il tuo compito di genitore.

Dalla foto che ti scattai quel giorno si può notare che il tuo piumaggio era meno definito, la banda nera che attraversa l’occhio e la fascia nera sotto la fronte erano praticamente scomparse; ora invece sei tornato a mostrare la livrea nuziale, sei pronto ad affrontare una nuova stagione riproduttiva.

Da agosto a febbraio dove sei stato? dove hai trascorso tutti questi mesi? Sei rimasto sempre nei paraggi o sei tornato ora?

Il segreto dei tuoi spostamenti potrebbe essere svelato. Controllando le foto che ti ho scattato, vedo spuntare un’antennina dal tuo piumaggio; gli ornitologi dell’ARCA non si sono limitati ad inanellarti, sei uno dei soggetti a cui è stato pure installato un GPS in base al progetto di tracciamento dell’ISPRA (Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale), però per potere conoscere i tuoi spostamenti è necessario che tu venga nuovamente catturato. 

Di sicuro avresti fatto volentieri a meno di questo “onore”. 

Didascalie foto:

1 – Maschio di Fratino con anelli colorati (sigla BHA), Torrette di Fano, 17 febbraio 2022

2 – Completata la deposizione delle uova, coppia n.5, Torrette di Fano, 14 maggio 2021

3 – Maschio di Fratino (sigla BHA), Torrette di Fano, 26 giugno 2021

4 – Maschio di Fratino (sigla BHA), Torrette di Fano, 5 luglio 2021

5 – Pulcino della coppia n.5, Torrette di Fano, 5 luglio 2021

6 – Giovane della coppia n.5, Torrette di Fano,17 luglio 2021

7 – Maschio di Fratino (sigla BHA), Torrette di Fano, 2 agosto 2021

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