Sempre ad Urbino
mi viene incontro
lo sguardo di Paolo
cordiale e industriale
il sorriso di Paolo
musicale e vitale
la voce di Paolo
finale e fatale
nell’esito -ale
(segno di romanzi e di sé).
Duale al cuore della città,
tra il montare e il discendere,
la civile bellezza
d’un sogno rinascimentale.
Ora tutto è perduto
nella disillusione
de Le mosche del capitale
che più non crea
un mondo abitabile.