Nella casa dove vivo e dove a volte lentamente a volte velocemente invecchio, c’è un quadro, all’ingresso. Si mostra per pochi minuti e non tutti i giorni. E’ un quadro che ha una superficie gessata con incisioni che sembrano cicatrici e i suoi colori variano dai verdi tenebrosi agli azzurri, ma si possono osservare soltanto al tramonto. Nelle altre ore è un rettangolo opaco, vagamente verde scuro, che può suscitare curiosità, specialmente accarezzandolo con la mano. Ma la luce radente del tramonto, con il sole basso da sinistra per chi si trova di fronte al quadro, rivela una infinita varietà di verdi e azzurri e le cicatrici nel gesso dipinto in acrilico scavano come su un terreno primordiale. Il sole impiega poco tempo a immergersi dietro la terra. La rivelazione si spegne. Siamo innamorati del quadro e della luce naturale che ci fa pensare alla diversità e brevità della vita e ai diversi modi di osservarla e di perderla.
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